Lazio, decolla la raccolta di oli alimentari esausti

Nel 2020 recuperati in media circa 300 litri di olio esausto nei 45 Comuuni interessati, con punte fino a 800 litri 

L’olio esausto è inquinante ma diventa una risorsa se riciclato correttamente

L’olio utilizzato in cucina, se non recuperato correttamente, è inquinante e per questo è importante non buttarlo nel mare, così come nel lavandino, nello scarico del bagno o tal quale sui terreni. Un litro di olio è responsabile dell’inquinamento di circa 1.000 mq di acqua, forma una sottile pellicola impermeabile che impedisce l’ossigenazione e compromette l’esistenza della flora e della fauna marine. L’olio esausto è responsabile dell’inquinamento di terreni coltivabili e delle reti fognarie con ingenti costi di depurazione a carico delle Amministrazioni e quindi dei cittadini.

È importante sottolineare che, se gestito correttamente, questo rifiuto è una risorsa preziosa: l’olio alimentare esausto è infatti riciclabile al 100% per la produzione di biodiesel, l’utilizzo in impianti di cogenerazione e la produzione di biolubrificanti